Forme di espressione della xenofobia
La Xenofobia è un problema profondamente radicato all’interno della nostra società e che ha spinto anche l'Organizzazione internazionale dell’UE a intervenire. Infatti uno dei suoi obiettivi primari è quello di prevenire e arginare il più possibile il razzismo e la xenofobia. A questo proposito è stato istituito il "European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia" - EUMC, sostituito e trasformato nel 2007 dall’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali. Il Governo italiano inoltre, basandosi sulla proposta di legge presentata dall’UE, ha preso posizione con l’entrata in vigore di una serie di disposizioni sulla lotta contro talune forme ed espressione di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale.
Una delle forme con cui si presenta il fenomeno sono i media: nel mondo digitale le persone tendono a manifestare il loro odio nei confronti della diversità. Infatti da un'indagine Eurobarometro del 2016 è emerso che quasi la metà delle persone che partecipano a dibattiti su Internet non si espone apertamente a causa dei discorsi d’odio e delle minacce.
#fightxenophobia
Si consiglia come soluzione di implementare il programma scolastico con delle lezioni basate anche su letture e film, spingendo in tal modo i giovani verso una riflessione sul problema della xenofobia. Una lettura tanto interessante quanto stimolante potrebbe essere “ La città dei ragazzi” di Affinati Eraldo che tratta delle giovani vite, del viaggio, dei sogni e delle famiglie di alcuni adolescenti fuggiti dalle loro terre d’origine per sfuggire a guerra e miseria. Sono le storie dure di ragazzini che guardano al futuro e che ci insegnano a cercare le vie della giustizia e della pace. Anche l’Unesco decide di proporre una soluzione: organizzando una campagna “lift our voice to end Xenophobia around Covid-19” che prevede la pubblicazione di una tua foto con degli hashtag quali “human just like you”, “I’m not a virus” e “fight Xenophobia”.
La xenofobia nella letteratura
Un’altra forma meno diffusa ma altrettanto degna di menzione è la letteratura, a cominciare da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. In un episodio, presente all’interno della Colonna Infame, tre uomini francesi, visitando Milano, dopo aver toccato ingenuamente il marmo del Duomo, vengono accerchiati da alcuni popolani, i quali li considerano untori a causa del loro vestiario “diverso”. Alla fine dell’episodio il palazzo di giustizia li giudica innocenti e li rilascia, dimostrando che “lo sconosciuto a cui si trovasse qualcosa di strano, di sospetto nel volto, nel vestito” non è per forza un colpevole.
L’atteggiamento che coloro, che si trovavano nei pressi del duomo, hanno avuto nei confronti dei tre giovani compagni francesi nel momento in cui questi ultimi hanno toccato il marmo, incarna senza dubbio un esempio di odio xenofobo. Infatti non è giustificabile una reazione così violenta verso gli appartenenti ad un’altra cultura.
COME AFFRONTARE LA XENOFOBIA?
In conclusione, l’incontro, la condivisione, lo studio, la curiosità sono armi potenti per provare a trasmettere un messaggio di tolleranza verso il prossimo. I libri e la letteratura in generale, possono in questo senso dare una grande mano, restituendo storie e realtà lontane e ponendo basi per riflessioni profonde e virtuosi cambiamenti di atteggiamento.
I governi hanno applicato molte leggi dure contro questo comportamento, rendendolo un vero crimine punito in alcuni casi con il processo e la reclusione. Alcune bandiere e slogan razzisti e xenofobi visti negli stadi di tutto il mondo sono stati puniti con squalifiche e sanzioni.
Ma questo non basta.
Il razzismo e la discriminazione non possono essere fermati dalle sanzioni. La xenofobia è un modo di pensare ed è profondamente radicato nella mente delle persone.
Bisognerebbe promuovere la cultura dell'integrazione e della tolleranza, spiegando soprattutto ai bambini a scuola quanti crimini e omicidi hanno causato razzismo e xenofobia nella storia.
La xenofobia è qualcosa di insito nella mentalità delle persone più sensibili alla differenze ed l’arma migliore per combatterla è attraverso l’esterofilia, ovvero l’ammirazione per ciò che è estraneo alla nostra cultura.
